``L'ambiente è dove tutti noi ci incontriamo; dove tutti noi abbiamo un interesse comune, è l'unica cosa che tutti noi condividiamo.`` (Lady Bird Johnson)
Da sempre abbiamo scelto per i nostri vini le bottiglie della “Vetreria Etrusca”. Azienda che ha fatto del rispetto per l’ambiente una scelta strategica, perché l’ambiente è un bene essenziale da tutelare e preservare, per questo ha totalmente rinnovato i suoi impianti produttivi adottando tecnologie all’avanguardia, implementando la cultura ambientale delle maestranze, puntando alla massima integrazione della fabbrica nel territorio. Un grande impegno per il quale Vetreria Etrusca ha ottenuto la prestigiosa certificazione UNI EN ISO 14001:2004. Vetreria Etrusca oggi ricicla integralmente il rottame di vetro prodotto dalla lavorazione interna. Inoltre aderisce al CO.RE.VE. il Consorzio Recupero Vetro e ricicla quindi anche quello proveniente dai centri di raccolta differenziata. L’impegno di Vetreria Etrusca in questo campo è tale che oggi ogni bottiglia in Verdetrusco è costituita dal 75% di rottame riciclato.
Abbiamo scelto i tappi della ditta Nomacorc per il nostro vino Prosecco DOC Tranquillo “La Ziliera” perhè sono completamente riciclabili in quanto realizzati con materiali di polietilene a bassa densità (LDPE) RIC 4. Quasi tutta l’acqua utilizzata durante la produzione dei tappi Nomacorc viene riciclata o recuperata. Tutti i materiali di scarto vengono riciclati. Nomacorc recupera il 100% dei materiali creati durante i processi produttivi e li converte in altri prodotti industriali.
J. Vigas s.a. dispone della certificazione FSC® che accredita pratiche forestali responsabili nei boschi, mentre la catena di custodia assicura al consumatore che i prodotti che gli arrivano provengono da boschi gestiti in modo razionale e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Il logo FSC® su un tappo di sughero ne garantisce ai consumatori l’origine responsabile. J. Vigas s.a. è stata un pioniera nell’ottenimento della certificazione FSC®-Catena di custodia e la prima in Spagna a diventare membro della RIdCF (Rete iberica del commercio forestale), un’iniziativa di WWF/Adena, che opera come strumento efficiente per incentivare la gestione sostenibile delle foreste, frenando così la deforestazione e il cambiamento climatico.
Utilizzare l’energia solare, per la produzione di corrente elettrica che alimenta le apparecchiature della cantina, è stata una scelta consapevole verso il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. I vantaggi apportati sono numerosi tra i quali soprattutto l’indipendenza dai combustibili fossili. L’energia solare è una fonte pulita, rinnovabile e soprattutto inesauribile e per questo permette di pensare al futuro senza la paura di rimanere senza combustibile. Siamo convinti che il Sole potrebbe risolvere il problema mondiale dell’approvvigionamento energetico, coprendo il fabbisogno dell’umanità e lasciando un mondo più pulito.
Nei nostri vigneti la vendemmia viene eseguita a mano. Si effettua recidendo il grappolo alla base e ponendolo nei cesti o in recipienti che ne rispettino l’integrità, separando le uve in cattivo stato di sanità. È il tipo di raccolta più frequente e più costosa, mediamente la resa oraria di un vendemmiatore si aggira su 80-150 kg di uva raccolta. Successivamente l’uva viene trasportata rapidamente in modo da giungere in cantina il prima possibile. Vengono evitati recipienti di grandi dimensioni in cui gli strati inferiori verrebbero schiacciati dal peso di quelli superiori. Infatti è molto importante evitare che le uve vengano compresse e schiacciate durante il trasporto, perché questo favorirebbe eventuali fermentazioni che sono sempre pregiudizievoli per la qualità del prodotto. La raccolta meccanica è ostacolata da diverse situazioni: la forte pendenza degli appezzamenti, la mancanza di strade d’accesso poderali, l’ampiezza limitata delle superfici vitate nelle aziende, la frammentazione particellare, l’esistenza di forme di allevamento non adatte, la disposizione dei tralci, l’altezza dei ceppi, l’altezza e la tipologia di palificazione presente nel vigneto, la varietà di acini resistenti al distacco dal pedicello, la possibilità che bacche sensibili alla rottura che perdono mosto durante lo scuotimento, la presenza di corpi estranei nella raccolta.
Il letame è considerato il re dei concimi. Oltre ad apportare al terreno sostanza organica, il letame contiene discrete quantità di elementi fertilizzanti come azoto, potassio e fosforo. Per quanto poco… elegante, è bene ricordare che il letame è composto dalle deiezioni animali mescolate alla lettiera vegetale, opportunamente lasciate fermentare. Da qui il cosiddetto ‘letame maturo’, ovvero quello che con il tempo (almeno quattro mesi di invecchiamento) ha perso le eventuali sostanze nocive che potrebbero danneggiare l’attività microbica del terreno o le radici delle piante. Inoltre la maturazione riduce il pericolo di marciumi e la presenza di possibili semi di malerbe, spesso più numerosi nel letame fresco.
Le tecniche tradizionali prevedono l’impiego di coadiuvanti di filtrazione o di mezzi filtranti non rigenerabili, con conseguente produzione di rifiuti classificati come pericolosi. Per questo abbiamo deciso di acquistare un filtro tangenziale che ci ha permesso di ridurre fortemente la produzione di scarti, di abbassare notevolmente i rischi per la sicurezza dell’operatore, non intaccare la qualità del prodotto, ridurre i costi di manodopera e di esercizio.
Questo tipo di filtrazione ci ha permesso, inoltre, di garantire una perdita di prodotto durante le filtrazioni inferiore rispetto alle tecniche tradizionali.
Riduzione dei tempi richiesti per la preparazione del terreno. Può essere paragonata all’aratura tuttavia il grado di sminuzzamento del terreno è tale che in genere non richiede lavorazioni complementari. Migliore adattamento alla lavorazione di terreni in pendio e di appezzamenti di forma irregolare.
Efficace rimescolamento del terreno con distribuzione omogenea dei concimi in tutto il profilo lavorato. Possibilità di lavorare terreni umidi in profondità ma asciutti in superficie. Sminuzzamento dei residui colturali in dimensioni più adatte alla decomposizione e all’umificazione. Ottimo controllo sulle piante infestanti annuali.