In terre baciate dal vento e dal sole, maturano le nostre uve

VIGNETI

Ai piedi della Prealpi Trevigiane, dove la collina si tuffa nelle acque del Fiume Piave, una piccola borgata emerge da vigneti ben curati dando origine alla frazione di Saccol di Valdobbiadene. Proprio qui abbiamo le nostre terre, baciate dal vento e dal sole, da cui otteniamo le nostre uve. Ai primi segni autunnali, quando la maturazione è raggiunta, iniziamo la vendemmia. Sono momenti intensi e febbrili, perché in azienda da sempre si vuole raggiungere la “perfezione”. Tradizione, tecnica e sapere trovano la giusta applicazione nel ripetersi della vinificazione del Prosecco di Valdobbiadene. Il rispetto della materia prima e la tempestività dei processi tecnologici porteranno alla nascita di un vino delicato ed elegante.

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La natura è gentile, il sole e il clima mite s’incontrano con il magro terreno delle soleggiate colline, nasce qui il prezioso “nettare” Prosecco, una perla inimitabile tra gli spumanti. Vitigno autoctono coltivato sui colli di Conegliano e Valdobbiadene fin dalla fine del 1700, la sua origine è probabilmente legata al “Pucino”, un vino assai conosciuto e apprezzato già in epoca Romana.
Nell’estate 2009, a 40 anni dal riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata avvenuto nel 1969, il Prosecco prodotto a Conegliano e Valdobbiadene ha ricevuto la DOCG, divenendo così il 44° vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita d’Italia.

Il territorio come garanzia di superiorità. Tutti i vini riportano, in primo piano sull’etichetta, il nome della Denominazione “Conegliano Valdobbiadene”, seguita da Prosecco Superiore nel caso dello spumante. Lo spumante può riportare in etichetta semplicemente il nome Conegliano Valdobbiadene o Conegliano o Valdobbiadene.

La zona di produzione è quella storica, circoscritta ai 15 comuni collinari tra le due zone produttive di Conegliano e Valdobbiadene, e si estende su un’area di circa 20.000 ettari.

La vite è coltivata solo nella parte più soleggiata dei colli, ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare, mentre il versante nord é in gran parte ricoperto di boschi. All’albo DOCG nel 2010 sono iscritti circa 5.000 ettari di vigneto, una dimensione limitata che testimonia la preziosità del prodotto.

Le tipologie prodotte sono 3: Spumante, Frizzante e Tranquillo.
Il vino viene prodotto con un minimo dell’85% di uve del vitigno Glera, per un massimo del 15%, di uve Verdiso, Bianchetta, Perera, Glera Lunga, varietà presenti da secoli nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, o Pinot e Chardonnay. La produzione della DOCG è di 135 quintali per ettaro.

Una novità è l’introduzione del Rive, tipologia riservata allo spumante, che evidenzia in etichetta il nome del comune o della frazione di origine delle uve, dando così valore alle sottozone. Ma il gioiello più prezioso del Prosecco è il vino prodotto in località Cartizze, un piccolo fazzoletto di terra di circa 106 ettari, tra Santo Stefano, San Pietro di Barbozza e Saccol di Valdobbiadene: il pregiatoProsecco Superiore di Cartizze”. La particolare esposizione di questo “cru” e la specifica composizione del terreno conferiscono a queste uve delle peculiarità di eccellenza.